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Decreto manipolato, ecco i punti della discordia

Pace fiscale con limite di 100.000 euro per imposta e anno, scudo penale sulle attività  all’estero, condono su IVA e contributi previdenziali: questi gli elementi chiave delle manipolazioni inserire secondo il Movimento 5Stelle all’interno del contestato decreto fiscale.

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Confermato perಠquanto dichiarato dal Governo visto che non èpossibile sanare pi๠del 30% di quanto dichiarato, ma la revisione consisterebbe nel fatto che il limite verrebbe applicato per ogni anno e per ogni imposta.

Potrebbero pertanto essere sanati 100mila euro all’anno di IRPEF, 100mila euro l’anno di IRES, altrettanti di IVA e di contributi mantenendo perಠun limite del 30%. 

In ogni caso èprevisto il pagamento di una sanatoria con aliquota al 20% che riguarderebbe le imposte sui redditi inclusi anche quelli d’impresa, le addizionali, IVA, contributi, e immobili e attività  estere. 

àˆ anche vero che questa forma di sanatoria che prevede uno sconto sull’imposta evasa viene applicata solo alle somme non dichiarate. 

Chi ha presentato la dichiarazione dei redditi, ma poi non èriuscito a pagare le imposte, magari interrompendo il pagamento delle rate, potrebbe invece aderire alla rottamazione ter. 

Inoltre anche la rottamazione ter non prevederebbe lo sconto sulle imposte, esattamente come le altre due precedenti rottamazioni, la non applicazione di interessi e sanzioni aggiuntive. Altro dettaglio che ha creato il gelo fra Lega e Movimento 5 Stelle, èla non punibilità  penale per diversi reati come come riciclaggio e autoriciclaggio nel momento in cui siano legati all’evasione che viene sanata. Non vengono previste sanzioni penali anche per altri reati fiscali, tra cui l’occultamento di scritture contabili o la dichiarazione infedele. 

 

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