àˆ partito il programma di lotta alla povertà scandito dal governo che si traduce in misure a Sostegno dell’inclusione attiva delle fasce deboli della popolazione. Ecco i punti essenziali di questo programma.Â
Del Sostegno per l’Inclusione attiva avevamo già parlato ma adesso entriamo nel vivo della questione presentando come ha fatto il governo, questo Piano per il quale le richieste partono il 2 settembre. Si tratta di essere ammessi alla SIA, un sostegno e un programma che hanno come obiettivo non soltanto l’erogazione di un beneficio economico per le famiglie pi๠povere ma anche l’adesione ad un progetto personalizzato di attivazione sociale e lavorativa, in favore delle famiglie in condizioni di fragilità sociale e disagio economico.
Scrive il governo – il SIA anticipa, in versione ridotta, alcuni contenuti essenziali del Reddito di inclusione, in attesa che si completi l’iter parlamentare e il successivo percorso attuativo della legge delega per il contrasto alla povertà . Â Una misura che permetterà sin d’ora di dare sostegno a circa 200mila famiglie, con 500mila minori, per un totale di quasi 1 milione di persone, destinata, quindi, ad ampliare nel prossimo futuro la platea dei potenziali beneficiari, con l’obiettivo di diventare uno strumento universale di contrasto alla povertà .
“Per la prima volta nella storia del nostro Paese abbiamo un piano di intervento integrato che mette a sistema i diversi attori e strumenti dedicati ai cittadini pi๠bisognosi”. àˆ il commento delMinistro Poletti rilasciato in occasione della conferenza stampa di lancio della riforma. “Non pi๠una serie di misure frammentarie e scoordinate, ma un quadro d’intervento unitario fondato su una misura universale finalizzata a sostenere l’attivazione dei cittadini su percorsi personalizzati di emersione dallo stato di bisogno: una misura ponte, anticipazione del reddito di inclusione che sarà operativo a partire dal 2017, dopo l’approvazione al Senato della legge delega per il contrasto alla povertà “.