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Pubblica Amministrazione impegnata contro i ritardi nei pagamenti

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Chiunque per mestiere s’interfacci con la Pubblica Amministrazione nel ruolo di fornitore di beni o di servizi sa bene che essa ha il pregio di pagare sempre tutto il dovuto e il difetto di far attendere mesi o anche anni prima di allentare i cordoni della borsa.

Questo problema, che causa grosse crisi di liquidità  alle imprese con tutte le difficoltà  conseguenti, èstato sollevato presso le autorità  già  da molti anni da parte delle associazioni di categoria, peraltro con scarsi risultati.


Sul tema èora ritornato l’attuale Governo all’interno della manovra d’estate: l’articolo 9 del decreto contiene una serie di prescrizioni in merito.

Per quanto riguarda i debiti contratti dai vari ministeri in passato, saranno rilevate al pi๠presto le passività  non ancora saldate e contratte a titolo di somministrazioni, forniture e appalti fino alla data del 31 dicembre 2008, e si provvederà  alla loro liquidazione con lo stanziamento di appositi fondi in occasione della prossima manovra di bilancio.


Per il futuro: le amministrazioni dello Stato sono tenute a adottare entro la fine dell’anno in corso le “opportune misure organizzative” (da pubblicare nei rispettivi siti web) per garantire che tutte le spese da sostenere siano coperte da fondi sufficienti. Il funzionario che delibera la spesa ne risponderà  personalmente dal punto di vista disciplinare e amministrativo.

In tutti i casi, l’amministrazione deve adottare valide soluzioni per evitare la formazione di debiti pregressi.

Queste disposizioni non si applicano, per ovvi motivi, per gli enti di natura ospedaliera, in cui un improvviso incremento di spese (anche non coperte da opportuni fondi) puಠessere indispensabile per salvare vite umane.

Ora si tratterà  di vedere se quanto descritto si tradurrà  in azioni concrete o se rimarrà  un insieme di pure dichiarazioni di intenti.