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Riccometro introdotto nel nuovo Isee

saccomanni

Sulla strada delle riforme e della lotta all’evasione fiscale continua l’azione del Governo Letta, che dopo la definizione e l’entrata in vigore del redditometro, da il via anche al nuovo strumento di accertamento dei redditi, il cosiddetto riccometro, che avrà  il compito di riformulare la compilazione del modello Isee per il 2013.

Il nuovo Isee 2013 èinfatti arrivato fino al Parlamento e adesso toccherà  ai rappresentanti delle due Aule la discussione e la modulazione del testo di legge proveniente dal Governo. Il via libera a questo nuovo strumento di accertamento èarrivato pochi giorni fa dalle commissioni parlamentari riunite in seduta unica, in particolare quelle delle Finanze e degli Affari sociali della Camera. Il testo èstato analizzato sulla base dello schema del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri ed ècosଠche si procederà  alla riforma Isee, cioèl’indicatore della situazione economica equivalente.

I tempi previsti per l’introduzione del nuovo strumento sono molto stretti, infatti le varie opinioni convergono sul fatto che l’intero iter legislativo dovrebbe concludersi entro la fine di gennaio 2014. In occasione di quella data infatti il testo dovrà  tornare al Consiglio dei ministri per il via libera definitivo.

Lo scopo dello strumento èmolto semplice: stanare gli evasori che godono di particolari prestazioni assistenziali senza avere in realtà  il diritto di accedervi. Tali comportamenti, sottraggono infatti un monte di risorse alle casse pubbliche dello stato. Tutti questi fondi potrebbero infatti essere destinati a chi ne ha veramente bisogno.

Questo infatti èl’obiettivo del Governo Letta nella riforma del nuovo Isee, che da ora in poi sarà  conosciuto come riccometro; tale riforma era stata iniziata già  dal precedente Governo, quello presieduto da Mario Monti, ma la stessa azione èstata ripresa immediatamente anche dal Governo presieduto da Enrico Letta.

Il Governo vuole infatti tutelare le fasce pi๠deboli e cercare di allocare in maniera pi๠equa le scarne risorse dello stato.