Questo mentre l’ambito produttivo agricolo, in Italia come d’altronde in gran parte d’Europa, soffre l’invecchiamento progressivo dei titolari di imprese del settore: secondo le associazioni imprenditoriali di categoria, gli agricoltori ultrasessantacinquenni sono in numero complessivo circa dieci volte superiore rispetto ai loro colleghi sotto i trentacinque anni, un valore enorme e molto preoccupante.
Si calcola, inoltre, che la crisi del settore abbia portato le terre coltivate nel nostro Paese a diminuire di quasi tre milioni di ettari negli ultimi vent’anni.
Per rivitalizzare il settore e spingere molti giovani disoccupati a rimboccarsi le maniche e lavorare la terra, la manovra estiva (articolo 4-quinquies della legge 102/2009) ha incaricato diversi organi dello Stato affinchè si mettano all’opera.
Entro il prossimo autunno l’Agenzia del Demanio eseguirà un censimento completo dei terreni in questione, mentre il ministero delle Politiche Agricole, di concerto col ministero dell’Economia, stabilirà le linee-guida per l’assegnazione delle concessioni in affitto.
Di sicuro ci saranno parecchie agevolazioni fiscali; i contratti di locazione saranno esenti da tutte le imposte indirette che di solito vi gravano pesantemente: imposta di registro, ipotecaria, catastale, di bollo e cosଠvia.
àˆ poi probabile, ma va meglio definita la compatibilità con le leggi europee e il divieto degli aiuti di Stato, che saranno attribuiti ai giovani agricoltori dei contributi a fondo perduto per avviare l’attività .
Infine, nelle prossime settimane sarà avviata una campagna di persuasione verso tutti i governi regionali affinchè, spulciando fra le loro proprietà terriere, individuino altre aree inutilizzate da coinvolgere in progetti di sviluppo analoghi.