Voucher IT appetitosi per le aziende che vogliono operare nel settore dell’ICT e che vogliono investire nella digitalizzazione. Le PMI sono chiamate a rapporto. Il decreto attuativo con lo schema del bando per l’accesso ai contributi èpresente nella GU.
Finiscono in Gazzetta Ufficiale le indicazioni per accedere ai contributi, con requisiti e spese ammesse per le PMI che vogliono i voucher IT da 10 mila euro. Devono impegnarsi nella digitalizzazione, questo èil minimo. Si sa praticamente tutto riguardo il bando ma manca ancora il modulo di domanda.
La normativa di riferimento èil decreto Destinazione Italia e in particolare l’articolo 6 comma 1 della legge 145/2013 che èstato convertito dalla legge 9/2014. Il nuovo decreto ministeriale dice quali sono lo schema di bando e le regole operative per accedere al bonus che dovrà poi essere usato per l’acquisto di software, hardware e servizi.
Quali spese saranno ammesse
Le aziende che risulteranno beneficiarie del bonus, saranno costrette ad usare i soldi per acquisti e investimenti in prodotti hardware e software, servizi di consulenza, soluzioni legate a infrastrutture digitali, percorsi di formazione del personale. Si specifica che il contributo èriservato a chi acquista prodotti e servizi che svolgono uno dei seguenti ruoli:
1. migliorano l’efficienza aziendale,
2. modernizzano il lavoro con l’uso di strumenti tecnologici e forme di flessibilità (tra cui rientra il telelavoro),
3. sviluppano soluzioni di e-commerce,
4. contribuiscono alla connettività a banda larga e ultralarga,
5. usano collegamenti ad internet con tecnologia satellitare, decoder, parabole nelle are che non consentono l’accesso a reti terrestri,
6. si dedicano alla formazione qualificata del personale nel campo ICT.
Le domande di accesso al beneficio sono riservate alle piccole e medie imprese che presenteranno la loro istanza di incentivo al Ministero che comunicherà poi le date del periodo di presentazione. In tutto ci sono 100 milioni di euro a disposizione da ripartire tra le PMI fino ad esaurimento delle risorse stesse. I soldi si potranno usare soltanto dopo l’erogazione, nel senso che non siamo di fronte ad un rimborso spese ma ad un buono acquisto.
I 6 requisiti dei beneficiari
Le PMI che vogliono accedere a questi benefici devono:
1. non aver ricevuto aiuti sui quali pende un ordine di recupero,
2. non aver ricevuto altri contributi per le spese connesse a questi voucher,
3. non essere in fase di fallimento, liquidazione, amministrazione controllata, concordato preventivo e situazioni equivalenti,
4. avere sede in Italia ed essere iscritte al registro delle imprese,
5. non rientrare nei settori esclusi dai beneficiari che sono pesca e acquacoltura, trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli ed esportazione,
6. essere micro, piccole o medie imprese.