Le imprese come i cittadini sono sempre alla ricerca di incentivi e finanziamenti che in qualche modo possono aiutarli a superare le difficoltà del momento o a fare qualche investimento che si spera possa risollevare le sorti dell’azienda dopo l’acume della crisi. Eppure sfruttare i mini spread abbassa i costi dei finanziamenti.Â
Chi ha molti soldi liquidi difficilmente accede ai prestiti e ai finanziamenti, chi invece non èriuscito a risparmiare oppure ha da parte poco e niente anche per affrontare un nuovo investimento ha bisogno di mutui e finanziamenti prossimi al 100 per cento. Eppure l’esigenza di soldi subito deve essere ponderata perchèmolte banche concedono soldi a prezzi pi๠bassi e proporzionali rispetto al loan to value.Â
àˆ vero che siamo ormai lontani dallo spread all’1 per cento del 2007 e del 2008 ma èvero che le banche cercano sempre nuovi strumenti promozionali e pensano a mutui e prestiti a tassi decisamente vantaggiosi. Un po’ come il discorso dei prezzi sulla moratoria dei mutui. Una delle ultime trovate sono i mini spread. In pratica sono quegli spread legati al differenziale inferiore a 300 punti che diminuiscono quando decresce anche la quota del finanziamento richiesta.
In pratica a chi chiede ad esempio il 50% del valore dell’immobile, si applicherà uno spread pi๠basso di quello che viene applicato a chi chiede fino all’80 per cento del valore dell’immobile. Deutsche Bank con il suo mutuo a tasso variabile fa proprio questo: effettua il passaggio da uno spread all’1,89% ad uno spread al 2,15% se si effettua il superamento della soglia di finanziamento stabilito con il 60% del valore dell’immobile. Anche Credem e Unicredit fanno proposte analoghe.