Il legislatore fiscale italiano ha riconosciuto ai contribuenti nazionali la possibilità di poter portare in detrazione le spese funebri, andando cosଠad alleggerire la pressione fiscale sul reddito di una parte degli oneri sostenuti. Ma come si calcola la detrazione delle spese funebri? Qual èil limite massimo? E chi puಠbeneficiarne?
Come calcolare la detrazione delle spese funebri
Stando all’attuale normativa fiscale, le spese funebri detraibili nel 2018, come riportato dall’ approfondimento dell’impresa funebre Nebulonghi, sono detraibili nella misura del 19% su un limite massimo di spesa pari a 1.550 euro, da conteggiarsi per singolo evento luttuoso (ovvero, per singolo decesso) in riferimento all’anno solare.
Ne deriva che i costi sostenuti oltre questo importo non possono essere portati in detrazione. Dunque, il beneficio effettivo che il contribuente italiano ha la possibilità di ottenere dall’Agenzia delle Entrate consiste in un rimborso Irpef pari a un massimo di 294,50 euro, calcolato come il 19% di 1.550 euro. Si tenga comunque conto che il massimale di 1.550 euro èda considerarsi tale anche nel caso in cui a partecipare alle spese funebri – come spesso avviene – siano stati pi๠soggetti, i quali andranno pertanto a beneficiare pro-quota del bonus fiscale.
Quali sono le spese funebri detraibili
Per quanto concerne le spese funebri detraibili, la normativa vigente e i relativi chiarimenti da parte dell’Agenzia delle Entrate ci suggeriscono che rientrano tra gli oneri che èpossibile portare in detrazione i costi legati all’organizzazione del funerale (il servizio delle onoranze funebri), il costo della bara, l’acquisto della tomba e della lapide, gli accessori funebri, i servizi cimiteriali e gli eventuali premi di polizze assicurative che siano pagate alla compagnia per la previdenza funebre.
Come intuibile, per poter beneficiare di tali agevolazioni fiscali èopportuno che tutte le spese sostenute siano adeguatamente documentate: fatture e ricevute di spesa dovranno poi essere conservate insieme alla dichiarazione dei redditi, al fine e mostrate in caso di eventuale controllo da parte dell’Agenzia delle Entrate.
Chi puಠdetrarre le spese funebri
Per quanto concerne l’individuazione del soggetto che puಠdetrarre le spese funebri, si consideri come una delle pi๠importanti novità in materia èrecentemente intervenuta in merito all’abolizione del vincolo di parentela. Fino a poco tempo fa, infatti, il contribuente poteva portare in detrazione le spese funebri solamente se tra lui e il deceduto esisteva un rapporto di parentela in linea retta (si pensi al caso dei figli che scaricano le spese funebri per il lutto di un genitore) o collaterale (un fratello, uno zio, un nipote).
La nuova legge di Bilancio ha invece opportunamente abolito il vincolo di parentela, con la conseguenza che non èpi๠necessario verificare tale requisito. Ne deriva, in termini pi๠chiari, che il contribuente puಠdetrarre dalle proprie tasse anche le eventuali spese funebri sostenute per soggetti terzi, non legati da un grado di parentela o di affinità . àˆ dunque possibile che il contribuente possa portare in detrazione, ad esempio, le spese funebri per il decesso di un amico.