In Italia per la filiera dell’automotive servono agevolazioni ed interventi di natura strutturale per ridare fiato ad un mercato che, nello scorso mese di gennaio del 2012, èstato caratterizzato dall’ennesimo e grave calo delle immatricolazioni.
Questo èquanto, in estrema sintesi, ha chiesto nei giorni scorsi l’Unrae per voce del suo presidente, Jacques Bousquet. Basti pensare che proiettando il dato di gennaio a tutto il 2012 le immatricolazioni in Italia si attesterebbero a neanche 1,5 milioni di unità circa. Se la passa tutt’altro che bene anche il mercato dell’usato, sceso a gennaio del 2012 del 4,3% con meno di 350 mila passaggi di proprietà .
► MERCATO DELL’AUTO SORRETTO DAGLI INCENTIVI
Insomma, il mercato dell’auto in Italia continua ad essere stagnante, e per questo l’Unione delle case automobilistiche estere che operano in Italia caldeggia misure che incentivino il rinnovo del parco circolante focalizzando in particolare l’attenzione sulle vetture a basso impatto ambientale.
► TASSA SUGLI PNEUMATICI DA SETTEMBRE 2011
Questo perಠèpossibile sia attraverso un adeguato piano infrastrutturale, sia alleggerendo nel nostro Paese la fiscalità al fine di allinearla alla media europea. Altrimenti a soffrire non sarà solo il mercato dell’auto dato dall’acquisto di nuovi veicoli da parte dei privati, ma anche quello dell’usato unitamente alle imprese che acquistano auto aziendali.
► SUPERBOLLO AUTO E ACCISE BENZINA FRENANO MERCATO QUATTRO RUOTE
D’altronde la disoccupazione ed il calo dei redditi medi delle famiglie, specie nel Meridione, unitamente ai rincari di benzina e gasolio, legittimano la necessità di mettere a punto agevolazioni che secondo l’Unrae devono essere basate su parametri che siano ispirati alla neutralità tecnologica.
Questo èquanto, in estrema sintesi, ha chiesto nei giorni scorsi l’Unrae per voce del suo presidente, Jacques Bousquet. Basti pensare che proiettando il dato di gennaio a tutto il 2012 le immatricolazioni in Italia si attesterebbero a neanche 1,5 milioni di unità circa. Se la passa tutt’altro che bene anche il mercato dell’usato, sceso a gennaio del 2012 del 4,3% con meno di 350 mila passaggi di proprietà .
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Insomma, il mercato dell’auto in Italia continua ad essere stagnante, e per questo l’Unione delle case automobilistiche estere che operano in Italia caldeggia misure che incentivino il rinnovo del parco circolante focalizzando in particolare l’attenzione sulle vetture a basso impatto ambientale.
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Questo perಠèpossibile sia attraverso un adeguato piano infrastrutturale, sia alleggerendo nel nostro Paese la fiscalità al fine di allinearla alla media europea. Altrimenti a soffrire non sarà solo il mercato dell’auto dato dall’acquisto di nuovi veicoli da parte dei privati, ma anche quello dell’usato unitamente alle imprese che acquistano auto aziendali.
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D’altronde la disoccupazione ed il calo dei redditi medi delle famiglie, specie nel Meridione, unitamente ai rincari di benzina e gasolio, legittimano la necessità di mettere a punto agevolazioni che secondo l’Unrae devono essere basate su parametri che siano ispirati alla neutralità tecnologica.