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Aprire un bed & breakfast (prima parte)

Il pi๠conosciuto metodo per far fruttare la propria casa, soprattutto quando èdi grandi dimensioni e parzialmente inutilizzata, èaprire un bed & breakfast (b&b): soluzione tipica soprattutto di chi vive in una città  turistica o nelle vicinanze della costa.

àˆ una prospettiva che puಠportare a ricavi molto interessanti, ma èbene precisare che essa richiede tempo, attenzione, pazienza, disponibilità  ad investire nonchè una predisposizione naturale all’accoglienza.


Tutti sanno, a grandi linee, cos’ un bed & breakfast: in un’abitazione privata si accolgono i turisti mettendo a loro disposizione una camera da letto, un bagno (eventualmente in comune) e la prima colazione, in cambio di un prezzo molto competitivo rispetto a quello degli hotel.

Ma quale strada occorre seguire, nel concreto, per aprire un b&b? Il discorso non èfacile perchè la disciplina èaffidata alle Regioni, ognuna delle quali ha legiferato sulle questioni di dettaglio in maniera molto minuziosa.

Per conoscere l’arredamento obbligatorio in ogni stanza o il contenuto della prima colazione, dunque, invitiamo gli interessati a verificare le norme regionali in materia e, altrettanto rilevante, a contattare le associazioni dei titolari di b&b, molto diffuse nel territorio italiano e che costituiscono un’autentica miniera di notizie e “dritte” sull’attività .


Qui vediamo, invece, alcune osservazioni di carattere generale. In generale, il primo requisito da soddisfare èla residenza: l’ospite, infatti, non deve essere accolto in una qualunque unità  abitativa, bensଠnello stesso tetto dove risiede abitualmente il titolare del bed & breakfast.
Il secondo requisito èla saltuarietà : il b&b non èun’attività  d’impresa, perciಠnon puಠessere aperto 365 giorni l’anno come se si esercitasse professionalmente. Le Regioni fissano precisi limiti temporali: secondo la regola pi๠diffusa, il b&b deve rispettare almeno due mesi di chiusura.