Nel complesso, i liberi professionisti sono oltre due milioni e appaiono in incremento, ma con ritmi molto meno elevati rispetto a pochi anni fa e si puಠritenere che nel prossimo futuro possa iniziare una generale inversione di tendenza. In effetti, la libera professione non assume pi๠il fascino e le prospettive di un tempo, a causa della saturazione del mercato in moltissimi settori.
Le dinamiche e le relative motivazioni sono diverse e dunque l’analisi va differenziata.
Nonostante le rilevanti necessità del mercato, continuano a diminuire sia i medici (366.440) che gli odontoiatri (56.089), tanto che molti atenei hanno elevato le soglie del numero chiuso. La discesa riguarda anche i geometri (108.797), a causa forse delle incertezze contingenti sul futuro degli istituti tecnici.
Stabili i farmacisti (esattamente 80.000), mentre crescono gli ancora poco numerosi consulenti del lavoro (24.161), per i quali gli spazi di mercato sono ancora elevati.
Lieve crescita anche per i commercialisti (111.564), il cui mercato èperಠormai saturo e alcuni indicatori prevedono una loro prossima riduzione, fenomeno ormai in atto da qualche tempo per ingegneri (64.046) e architetti (79.805).
Le situazioni pi๠difficili riguardano gli psicologi (73.535) e, soprattutto, gli avvocati (198.041), il cui numero continua a crescere a dispetto della scarsità di prospettive. In entrambi i casi, gli ordini professionali domandano in maniera insistente l’introduzione del numero chiuso nei corsi universitari per evitare a molti giovani di “parcheggiarsi†in una carriera professionale i cui spazi di crescita sono oggi ridotti al lumicino.