Ovviamente, trovarsi per motivi geografici o economici in un interporto costituisce per il Comune interessato un’occasione d’oro per sviluppare la propria economia, a patto di offrire agli operatori un sistema di spazi e di servizi adeguato alle loro esigenze.
La società tedesca DGG, che gestisce gli interporti in Germania, ha recentemente pubblicato una classifica degli scali europei per il trasporto merci, mettendo a confronto e assegnando un punteggio ai singoli servizi offerti e alle varie caratteristiche distintive.
Ebbene, èrisultato che la nostra Verona èal primo posto nel Vecchio Continente con un punteggio complessivo pari a 211, superiore, seppur di poco, ai valori attribuiti alle tedesche Brema e Norimberga.
Ma le soddisfazioni per l’Italia non terminano qui: Bologna èquarta, Torino èsesta, Nola (NA) èsettima, Parma èottava, Padova èundicesima.
L’interporto di Verona èretto da una società pubblica di cui sono soci il Comune, la Provincia e la Camera di Commercio. Il suo presidente, Flavio Zuliani, intervistato dal “Sole 24 Oreâ€, spiega le ragioni del successo dello scalo veneto: un notevole dinamismo imprenditoriale, la capacità di individuare e sfruttare le opportunità che si presentano, la rapidità di azione, la sinergia fra gli operatori pubblici e privati.
Sono in corso significativi allargamenti degli spazi, al fine di potenziare l’intera struttura, anche se il sogno proibito rimane una partnership con Venezia per l’intercettazione dei traffici commerciali marittimi da e verso Suez.