Le prove Invalsi 2016 hanno valutato la preparazione degli alunni italiani, poi il Miur ha fatto le sue considerazioni evidenziando le differenze nel nostro Paese. Per esempio si èvisto che gli studenti meridionali sono generalmente pi๠scarsi dei settentrionali.Â
Si èvisto anche che mentre le donne sono pi๠brave in italiano, in scienze spicca la preparazione degli uomini. Ma se si facesse una valutazione legata all’origine degli alunni? Ecco qual èla differenza tra scolari italiani e scolari stranieri nelle prove Invalsi. Il rapporto del MIUR.
Come si puಠvedere, gli alunni stranieri, senza tener conto per il momento della distinzione fra prima e seconda generazione, sono mediamente a livello nazionale intorno al 10-11% nella scuola primaria e nella scuola secondaria di primo e secondo grado. Dalla tavola sopra si puಠconstatare che la presenza di alunni stranieri non èuniformemente distribuita su tutto il territorio italiano ma si concentra soprattutto nella parte settentrionale e centrale del Paese, dove raggiunge punte vicino al 20% (nel Nord-Est), mentre scende al 3-4%, a seconda dei casi, nelle aree meridionali e insulari. Il dato, legato alla diversità di opportunità di lavoro che le diverse aree dell’Italia offrono, non ènuovo e non ci fermiamo quindi su di esso pi๠che tanto.
In italiano gli alunni stranieri ottengono risultati sistematicamente pi๠bassi dei loro omologhi italiani e le differenze di punteggio sono tutte statisticamente significative. anche se i divari fra studenti italiani e stranieri di seconda generazione sono pi๠ridotti di quelli che si registrano per gli studenti di prima generazione. Da notare, inoltre, che gli scarti, come era da attendersi, sono pi๠piccoli in Matematica rispetto all’Italiano. Nella scuola secondaria di primo grado, il divario fra italiani e stranieri si riduce, cosicchè, alla fine del primo ciclo d’istruzione (livello 8), la distanza fra i primi e la seconda generazione di immigrati risulta di 8 punti in Italiano e di 5 punti in Matematica. La differenza nei livelli di apprendimento degli studenti d’origine immigrata nati in Italia rispetto agli alunni italiani torna di nuovo ad ampliarsi nella scuola secondaria superiore, fino a 13 punti in Italiano e a 8 punti in Matematica.