Un’introduzione di Aldo Bonomi al modo di essere delle aziende di oggi, rivela che da troppi anni le PMI italiane hanno manifestato la voglia di aggregarsi, ma chi èffettivamente interessato a fare rete?Â
Scrive Bonomi sul documento pubblicato da Confindustria e dedicato all’identikit delle imprese che fanno rete:
In questi anni abbiamo affrontato il tema delle Reti utilizzando di volta in volta chiavi di lettura differenti, partendo dai profili giuridici delle prime pubblicazioni fino ad arrivare a quelli gestionali ed economici di quelle pi๠recenti.
Reti di piccole dimensione e multisettoriali. àˆ questo quello che sappiamo dei legami che le imprese moderne stanno siglando tra loro. Si legge nel rapporto (da leggere integralmente qui):
Il fenomeno ha assunto una rilevanza macroeconomica. Le imprese in Rete, escluse quelle del comparto agricolo e le ditte individuali (per le quali non èstato possibile recuperare le informazioni), al 2011 impiegavano 340.000 addetti, con un fatturato aggregato di 86 miliardi di euro, corrispondente a un valore aggiunto superiore a 19 miliardi di euro.
Si tratta per lo pi๠di aggregazioni tra imprese geograficamente vicine. Il 74,1% delle Reti comprende esclusivamente imprese appartenenti ad una stessa regione, il 58,4% ad una stessa provincia.
Prevalgono le Reti di dimensione ridotta. L’89,9% ècomposto da meno di dieci imprese, il 45,8% da meno di quattro. Nel corso degli anni, perà², il peso delle Reti composte da dieci imprese e oltre èraddoppiato, passando dall’8,2% nel 2011 al 16,3% nell’agosto 2015 (ultimo dato considerato).
Sono per lo pi๠multisettoriali: l’84,0% delle Reti risulta composto di imprese appartenenti a diversi comparti produttivi, mentre il 45,1% di esse èfatto per almeno la metà da imprese appartenenti ad uno stesso comparto produttivo.
In cima alla classifica per numero di imprese partecipanti, si colloca il comparto della meccanica (il 12,0% del totale), seguito da quello dei servizi tecnologici (l’11,8%). Questi due aggregati risultano ai primi posti anche per numero di Reti partecipate, ma differiscono in maniera rilevante in termini del peso relativo che ricoprono all’interno delle Reti: le imprese meccaniche hanno un’incidenza nelle aggregazioni a cui partecipano molto superiore rispetto a quelle del terziario avanzato (il 34,9% in media contro il 17,8%).
Forte l’integrazione tra manifattura e servizi. Nel 53,6% delle Reti in cui partecipano imprese manifatturiere sono presenti anche imprese di servizi, soprattutto di servizi tecnologici (nel 32,5% dei casi).