Nonostante questo, tuttavia, va riconosciuto come il turismo di natura tradizionale, diretto a visitare piazze e musei, sta conoscendo una fase di lento declino. Sebbene parliamo comunque di molti milioni di presenze ogni anno, èpur vero che il loro numero assoluto da qualche anno sta scemando.
Autorità comunali e imprenditori, dunque, stanno studiando nuove prospettive: l’idea èquella di affiancare ai punti di forza pi๠tradizionali anche altre attrattive, al fine di deviare sulla nostra Capitale flussi turistici solitamente diretti altrove.
E certo le idee non mancano. Recentemente, all’università Luiss èstato presentato un ambizioso complesso di ben ventitrè progetti futuribili con il quale rilanciare in grande stile il turismo a Roma, coinvolgendo anche i Comuni limitrofi, in una sorta di gigantesco percorso di viaggio alternativo che arrivi fino a Civitavecchia.
Alcuni di questi progetti sono già stati descritti in altre occasioni, mentre la maggioranza ènuova di zecca. L’opinione pubblica, ad esempio, ha già sentito parlare (e si èspaccata) sull’ipotesi di costituire all’interno del quartiere dell’Eur un circuito di Formula Uno. Una fama ancora tutta da costruire, invece, riguarda altri ambiziosi progetti, come il parco cinematografico a tema che dovrebbe sorgere nella zona di Cinecittà , oppure la riqualificazione del Lido di Ostia.
Si guarda, percià², al turismo congressuale, a quello sportivo o a quello ambientalista, con l’ipotesi di coniugare un’offerta turistica pi๠variegata; e che il Comune ci creda veramente, lo dimostrano gli imponenti finanziamenti stanziati, pari a sette miliardi di euro, in gran parte di origine privata.