Per la prima volta, il procedimento ècompletamente informatizzato: il candidato dovrà registrarsi al sito istituzionale e quindi inviare la propria domanda, correlata di fotografia in formato digitale. Sul medesimo sito sarà possibile verificare lo stato di avanzamento della propria istanza e gli eventuali aggiornamenti di proprio interesse.
Le borse bandite consentiranno di partecipare a progetti di studio, prevalentemente in ambito culturale, nei quattro angoli del pianeta, dalla Colombia al Giappone, nelle strutture pubbliche dei Paesi coinvolti, ma anche presso grandi organismi internazionali come l’UNESCO.
Per avanzare la propria candidatura, ogni concorso ha le sue regole. In generale, èindispensabile essere laureati o laureandi in specifiche materie, diverse da bando a bando, e solitamente occorre non aver superato specifici limiti di età (anche se non sempre questo èrichiesto).
àˆ normalmente inderogabile possedere inoltre una buona conoscenza della lingua ufficiale parlata nel Paese prescelto. Volendo, ci si puಠcandidare a pi๠bandi contemporaneamente; chi, perà², ègià stato premiato in passato con una borsa di studio in un certo Paese, non potrà concorrere per un nuovo bando nella stessa nazione.
Le candidature saranno valutate da commissioni miste nominate dal Ministero e dalle ambasciate degli Stati interessati; in alcuni casi, tuttavia, la selezione avverrà esclusivamente da parte degli organismi dei Paesi esteri.
Le procedure dei singoli bandi presentano dunque molte divergenze. Il punto comune èla relazione conclusiva: al termine del periodo di ricerca, il vincitore dovrà impegnarsi a stendere un rapporto di valutazione dell’intera esperienza (professionale e personale), il quale potrà fornire preziosi suggerimenti per i bandi successivi.