Questo vale non solo per la retribuzione e, per alcune tipologie di part-time, per le ferie maturate durante l’anno, ma anche per gli assegni familiari.
Gli assegni familiari, ricordiamo, spettano in linea di massima a tutti i lavoratori dipendenti con familiari a carico, purchè il reddito non superi una determinata soglia. Per i lavoratori part-time, in particolare, l’entità dell’assegno dipende dal numero di ore settimanali lavorate.
► NUOVE CLAUSOLE CONTRATTO PART-TIME
Se il lavoratore svolge ogni settimana almeno 24 ore di lavoro, a prescindere dalla loro distribuzione giornaliera nell’arco della singola settimana, gli assegni familiari gli spettano in misura intera, in altre parole il loro importo èuguale a quello che viene corrisposto ai lavoratori a tempo pieno. Nel caso in cui, invece, il lavoratore svolge meno di 24 ore alla settimana, l’entità degli assegni familiari viene calcolata sulla base delle giornate lavorative effettuate, a prescindere dal numero di ore svolte in tali giorni. Ne deriva quindi che se il lavoratore lavora quattro giorni alla settimana gli spetteranno quattro assegni familiari giornalieri.
In caso di coesistenza di due o pi๠contratti part-time presso diverse aziende, gli assegni familiari dovranno essere corrisposti dall’azienda presso la quale il lavoratore svolge la sua attività “principale”, ossia quella pi๠onerosa in termini di ore lavorative e che rappresenta la sua principale fonte di reddito. Nel caso in cui risulti impossibile individuare l’attività principale, gli assegni familiari verranno corrisposti dall’Inps.