Dal sondaggio, infatti, èmerso che del 45% delle aziende che prevede di assumere personale nel 2011, solo il 36% èdisposto ad assumere lavoratrici che sono già mamme, contro il 44% del 2010.
Le motivazioni sono sempre le stesse, ossia l’elevata probabilità di una nuova maternità , le diverse esigenze che le donne con figli hanno rispetto agli altri lavoratori e il fatto che queste nella maggior parte dei casi sono meno disposte ad orari flessibili.
In Italia, in particolare, èmerso che a fronte di un 36% di aziende che intende assumere personale nel 2011, solo il 28% èdisposto ad assumere donne con figli.
L’aspetto positivo del sondaggio, tuttavia, èche anche coloro che si mostrano scettici verso l’assunzione di lavoratrici madri sono consapevoli dell’entità della rinuncia. Il 72% delle aziende, infatti, ritiene che non investire nel ritorno al lavoro delle donne dopo la maternità rappresenti la rinuncia a una parte di valore del personale; il 55% ritiene che le mamme offrano qualità difficili da trovare sul mercato e il 57% le apprezza perchè offrono capacità migliori senza chiedere stipendi troppo alti.