Continua la politica a favore delle start-up, o meglio, gli enti cominciano a reperire le leggi approvate dal Parlamento durante questa estate a seguito delle delibere del Consiglio dei Ministri dell’Esecutivo guidato da Enrico Letta, che nei vari decreti ha particolarmente spinto sul tema dell’occupazione giovanile, che puಠessere incentivata spingendo e sostenendo le tante start-up che nascono in tutta Italia.
Per quanto riguarda infatti il tema delle start-up innovative èstata aggiornata la documentazione per l’accesso alle agevolazioni fiscali previste dal Governo. Sono state infatti le Camere di commercio, insieme ad un coordinamento del ministero dello Sviluppo Economico costituito per volere del Governo Italiano, a recepire le prime modifiche inerenti le start-up. Tali organi infatti hanno modificato il concetto di start-up cosଠcome èstato stabilito all’interno del decreto legge 28 giugno 2013, n. 76, ovvero il cosiddetto decreto lavoro, come èstato ribattezzato dallo stesso Esecutivo e dai media nazionali.
Il decreto lavoro èstato poi ratificato dal Parlamento italiano mediante la legge 9 agosto 2013 n. 99 e proprio l’articolo 9, comma 16 ha provveduto a regolare una serie di aspetti legislativi che semplificano e ampliano i requisiti per l’accesso alle agevolazioni da parte di coloro che mettono in piedi una start-up innovativa.
Sono state inoltre recepite anche una serie di modifiche nel modello di autocertificazione delle star up innovative e nella guida per l’iscrizione nella sezione speciale; tali documenti e norme sono state aggiornate alla serie di modifiche di legge previste all’articolo 25 della legge n. 221 del 2012 proprio dalla legge 99 di quest’anno.
E’ bene sottolineare quali sono i tipi di agevolazioni previste per le start up; sono previste da parte del Governo infatti questi alleggerimenti burocratici:
- esenzione dagli oneri di costituzione dalla registrazione presso le camere di commercio
- assunzione di personale con contratti a tempo determinato della durata minima di 6 mesi
- assunzione di personale con contratti a tempo determinato della durata massima di 36 mesi
- possibilità di remunerare e stipendiare i propri collaboratori con stock option
- possibilità di remunerare i fornitori di servizi esterni mediante work for equity