La lotta alla disoccupazione ha portato all’introduzione di una nuova misura da parte del comune di Asti, che ha pensato di creare delle borse lavoro da concedere ai soggetti disoccupati. Questa iniziativa ha l’obiettivo di alleggerire la grave crisi occupazionale che colpisce la zona e di dare un concreto aiuto alle molte famiglie che si trovano in grave difficoltà .
Per il momento il comune piemontese èriuscito a stanziare circa cento borse lavoro che consentiranno di dare una opportunità ai cittadini disoccupati che risultano iscritti al Centro per l’impiego dello stesso comune di Asti.
I fondi necessari al finanziamento dell’intero progetto derivano dalla Fondazione CrAsti, che èriuscita a stanziare l’importo di 100mila euro e dallo stesso Comune di Asti che, scavando nel ristretto bilancio, èriuscito a destinare all’iniziativa una cifra pari a 80mila euro.
L’iniziativa era già stata messa in piedi lo scorso anno 2012 ed era riuscita a finanziare un’opportunità di impiego per 100 persone. Lo stesso risultato èstato raggiunto in questo anno, infatti fino allo scorso 31 agosto i beneficiari erano stati 81 e adesso si aggiungeranno altri 20 soggetti che godranno dei fondi in questo ultimo quadrimestre del 2013.
Nello specifico le borse lavoro messe a disposizione dal comune di Asti con il contributo della fondazione CrAsti prevedono un periodo di occupazione a tempo determinato che puಠvariare dai 3 ai 6 mesi.
Al lavoratore èrichiesto un impiego part time pari a 20 ore settimanali e lo stesso Comune provvede ad erogare un importo di rimborso pari a 450 euro mensili. I soggetti che accedono alle borse lavoro vengono impiegati in vari settori, come:
- uffici comunali
- musei
- aree verdi
- negozi
- bar
- ristoranti
- cooperative
- aziende
La graduatoria pubblicata da parte del comune di Asti sarà aggiornata nel 2014, ma ègià stato annunciato che l’utilizzo di queste borse lavoro rappresentano solo una soluzione per fronteggiare l’emergenza occupazionale del momento visto che le assunzioni a conclusione del contratto di 3 o 6 mesi si sono ridotte al 5% del totale.
Foto | Sean Gallup/Getty Images News/Getty Images