► NOVITA’ CONTRATTI A PROGETTO DOPO LA RIFORMA DEL LAVORO
Dietro al contratto di collaborazione a progetto, privo di qualsivoglia tutela o diritto, si celerebbero dunque, purtroppo sempre pi๠frequentemente, mansioni da vero e proprio dipendente che il collaboratore, spesso a causa di una reale necessità economica, non potrebbe fare altro che accettare.
► DIFFERENZA TRA CASSA INTEGRAZIONE ORDINARIA E STRAORDINARIA
Lo si evincerebbe, nei fatti, osservando quanti datori di lavoro sarebbero soliti, sebbene la legge lo vieti espressamente, continuamente rinnovare, piuttosto che prorogare, i contratti di collaborazione a progetto anche oltre i 36 mesi previsti dal legislatore.
► TREDICESIMA MENSILITà€ E CASSA INTEGRAZIONE
Un soggetto, dunque, non potrebbe collaborare con la medesima azienda, pur nell’ambito di differenti progetti, per pi๠di 36 mesi (anche nel caso in cui a questa cifra si arrivi grazie alla somm di periodi lavorativi differenti).
Impugnare un falso contratto di collaborazione a progetto, comunque, non potrebbe davvero essere pi๠semplice giacchè il lavoratore che si sentisse sfruttato (poichè sottoposto a continue proroghe, piuttosto che rinnovi, del proprio contratto di lavoro o, peggio ancora, nel caso in cui, effettivamente, svolga le medesime mansioni dei dipendenti assunti a tempo determinato o indeterminato) non dovrebbe fare altro che rivolgersi al giudice del lavoro che, una volta verificata la reale subordinazione patita dal collaboratore, potrebbe imporre al datore di lavoro l’assunzione a tempo indeterminato del dipendente.