► CONSEGUENZA FATTURA IRREGOLARE
Sempre pi๠spesso, infatti, capiterebbe di sentire, aggirandosi sui pi๠svariati social network piuttosto che sui forum dei siti online specializzati sull’argomento, storie, letteralmente raccapriccianti, di liberi professionisti costretti a chiudere la propria nascente e, perchè no, fiorente e soddisfacente attività a causa degli eccessivi crediti vantati nei confronti dei pi๠diversi soggetti che, in taluni particolari casi, non riuscirebbero a saldare il proprio debito neppure a 3 o 4 anni di distanza.
Come fare, dunque, per evitare che anche a noi accada quanto sopra e, dunque ed in definitiva, a recuperare i soldi di una fattura emessa e mai saldata?
Partendo dal presupposto che, salvo diversa e specifica indicazione, tutte le fatture si considererebbero a 60 giorni, trascorso il termine ultimo per il pagamento della fattura il libero professionista avrebbe tutti i diritti di adire alle vie legali allo scopo di recuperare, forzosamente, il proprio credito.
Il creditore, in particolare, potrebbe rivolgersi sia al Giudice di Pace (per importi inferiori ai 5.000 euro) che al Tribunale Ordinario (per importi superiori ai 5.000 euro) che, verificata la sussistenza del reato contestato (mediante semplice deposizione della fattura “incriminata” piuttosto che del registro contabile del professionista), provvederanno ad emanare un decreto ingiuntivo nei confronti del debitore.