Per gravi motivi si intendono diverse situazioni, tra queste figurano le necessità derivanti dal decesso di un parente o di un affine; situazioni che necessitano di un impegno particolare del dipendente sul fronte della cura o dell’assistenza verso un proprio familiare; situazioni derivanti da determinate patologie.
In riferimento a queste ultime, in particolare, si intendono patologie acute e croniche che determinano una temporanea o permanente riduzione o perdita dell’autonomia personale; patologie acute o croniche che richiedono assistenza continuativa o frequenti monitoraggi clinici; patologie acute o croniche che richiedono la partecipazione del familiare nel trattamento sanitario; patologie dell’infanzia e dell’età evolutiva che richiedono il coinvolgimento dei genitori o del soggetto che esercita la potestà .
[LEGGI] NOVITà€ COLLEGATO LAVORO SU CONGEDI, ASPETTATIVE E PERMESSI
La durata di tale permesso non puಠsuperare i due anni nell’ambito dell’intera vita lavorativa di un determinato soggetto. Ai fini del calcolo dei due anni vanno tenuti in considerazione anche i giorni festivi e non lavorativi compresi nel periodo. I contratti di lavoro possono contenere la disciplina relativa al procedimento di richiesta e di concessione di tali permessi, in assenza di specifiche disposizioni a riguardo il datore di lavoro dovrà fornire risposta al dipendente entro dieci giorni dal ricevimento della richiesta. In caso di risposta negativa il datore di lavoro dovrà fornire al dipendente le motivazioni e le ragioni organizzative che non consentono di sostituirlo nel periodo del congedo.
[LEGGI] PERMESSI E CONGEDI DEL LAVORATORE
Durante il periodo di congedo i lavoratori non percepiscono retribuzione e non hanno diritto alla copertura assicurativa, hanno diritto alla conservazione del posto di lavoro e non possono svolgere altra attività lavorativa.
Il lavoratore puಠchiedere di fruire di tale congedo anche per motivi di lutto, nel caso in cui abbia già fruito dei tre giorni di permesso per lutto previsto dalla legge.