Il congedo parentale ad ore per i lavoratori pubblici rimane ancora non operativo a causa della mancanza di norme applicative. Infatti, dal punto di vista legislativo, manca una disciplina operativa che regoli l’applicazione e la fruizione del congedo da parte della contrattazione collettiva.
Il congedo parentale ad ore èstato introdotto ormai dodici anni fa dal decreto legislativo n. 151 del 2011 all’articolo 32 comma 1 bis. Successivamente èstato introdotto un altro articolo, in particolare il num. 1 comma 339 lett. a della legge n. 228 del 2012. Queste norme hanno in pratica costituito all’interno del nostro ordinamento la possibilità di fruire del congedo parentale a ore, ma tutto ciಠnon èmai stato reso operativo a causa della mancanza delle norme attuative del suddetto decreto.
Il congedo parentale Inps a ore per il lavoratori del pubblico impiego rappresenta un periodo di astensione obbligatorio ad ore che spetterebbe a ciascun genitore lavoratore nei primi otto anni di vita del bambino. Il tempo di fruizione èlimitato dalla legge, infatti sono previsti sei mesi massimi di astensione dal lavoro. E’ bene ricordare che si intende un periodo di astensione sia continuativo sia frazionato. La legge stabilisce che non si possono eccedere mai per legge il termine di 10 mesi di assenza dal lavoro. Inoltre sorge in capo al lavoratore l’obbligo di  dover indicare espressamente al datore il giorno di inizio e quello di fine del periodo di congedo parentale.
Il congedo a ore èufficialmente in vigore dal 1° gennaio 2013 e le varie modalità di fruizione sono state affidate ai contratti di lavoro collettivi nazionali, i cosiddetti CCNL. Stessa cosa prevista per quanto riguarda la parte relativa ai criteri di calcolo della base oraria.
Per quanto riguarda in particolare il settore del pubblico impiego, il Dipartimento della Funzione Pubblica ha emesse una nota ufficiale con numero di protocollo n. 45298 lo scorso 7 ottobre 2013 e ha fornito una serie di chiarimenti in merito alla possibilità di fruire del congedo parentale ad ore per i lavoratori pubblici. Nella nota si legge che se i contratti collettivi nazionali non hanno recepito la norma non sarà possibile l’applicazione della nuova disposizione normativa. Rimane quindi ancora tutto sospeso.