Novità arrivano per quanto riguarda il cosiddetto congedo straordinario, ovvero la prestazione che viene fornita dall’Inps, istituto nazionale per la previdenza sociale, per quanto riguarda l’assistenza ai disabili. Tale diritto èstato infatti riconosciuto ad una nuova tipologia di parenti, in particolare al parente o affine entro il terzo grado, purchèconvivente.
Essi adesso risultano inclusi nel novero dei soggetti idonei a prendersi cura del disabile grave. E’ bene precisare che tali soggetti potranno occuparsene solo nel caso in cui altri soggetti siano assenti. In sostituzione potranno quindi subentrare i parenti entro il terzo grado conviventi con il disabile che potranno quindi fruire del congedo parentale per l’assistenza al disabile anche il parente o l’affine entro il terzo grado convivente del disabile.
Tale riconoscimento al congedo straordinario deriva direttamente da una sentenza della Corte Costituzionale, emessa la scorsa estate. Ci si riferisce in particolare alla sentenza n. 203 del 3 luglio 2013. Tale sentenza si èinfatti occupata di dichiarare illegittimo costituzionalmente l’art. 42, comma 5, del d.lgs. n. 151 del 26 marzo 2001, ovvero il Testo Unico delle disposizioni legislative in materia di tutela e sostegno della maternità e della paternità .  proprio quando non il parente o l’affine entro il terzo grado convivente della persona in situazione di disabilità grave, come soggetti idonei a fruire del congedo straordinario.
Questo èquanto prevede la legge per poter fruire del congedo straordinario.
- il coniuge convivente della persona disabile in situazione di gravità
- il padre o la madre, anche adottivi o affidatari, della persona disabile in situazione di gravità , in caso di mancanza, decesso o in presenza di patologie invalidanti del coniuge convivente
- uno dei figli conviventi della persona disabile in situazione di gravità , nel caso in cui il coniuge convivente ed entrambi i genitori del disabile siano mancanti, deceduti o affetti da patologie invalidanti
- uno dei fratelli o sorelle conviventi della persona disabile in situazione di gravità nel caso in cui il coniuge convivente, entrambi i genitori ed i figli conviventi del disabile siano mancanti, deceduti o affetti da patologie invalidanti
-  un parente o affine entro il terzo grado convivente della persona disabile in situazione di gravità nel caso in cui il coniuge convivente, entrambi i genitori, i figli conviventi e i fratelli o sorelle conviventi siano mancanti, deceduti o affetti da patologie invalidanti
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