Le società di ricerca del personale, infatti, ritengono che solo il 30-40 % dei candidati ha i requisiti di competenza linguistica necessari. Il problema fondamentale va ravvisato nella scuola e nelle università che hanno metodi didattici alquanto antiquati per i tempi correnti.
Da un laureato ci si aspetterebbe una conoscenza fluida della lingua straniera. Ma le attese vengono di volta in volta deluse. Se l’istruzione non consente di raggiungere livelli pi๠che sufficienti, èdunque importante che il soggetto in questione si armi di tanta buona volontà e tenacia.
Per colmare questa carenza di preparazione, ottima mossa èquella di trascorrere le tanto attese vacanze estive in luoghi specifici, come la Gran Bretagna e gli Stati Uniti, e perchè no, di dedicarsi a qualche lavoretto durante il periodo di soggiorno. Basterebbe anche un semplice impiego in qualche locale pubblico poichè obbliga a parlare la lingua e a sforzarsi di capire pronunce e dialetti vari.
A costo di piangere per la disperazione, qualcosa si riuscirà a cavare. Per coloro che già sono immersi nel mondo del lavoro, ma intendono comunque “improvement itselfâ€, la giusta via da seguire sta nel chiedere alla propria azienda di seguire un corso full immersion all’estero, o di farsi mandare per un po’di tempo nelle filiali straniere. Insomma, l’inglese èdavvero indispensabile. Ma non èl’unica lingua di successo.
Possiamo dire che di settore in settore mutano le necessità idiomatiche. Nel campo vinicolo, nella moda e nelle aziende che si occupano di cosmesi, il francese èd’obbligo.
Per chi intende sperimentarsi nel settore automobilistico, farmaceutico e degli elettrodomestici, il tedesco fa indubbiamente la differenza.
Guardiamo poi al cinese: èla lingua del prossimo futuro. Ormai si fa continuamente riferimento a questo paese.
Maggiori sono le conoscenze linguistiche, maggiori le opportunità di lavoro. Con un minimo vantaggio per le donne. La voglia di crescere, che comporta per il gentil sesso pi๠fatica rispetto al collega uomo, unita a una mentalità pi๠flessibile, fa sଠche le donne abbiano una maggiore attitudine all’apprendimento degli idiomi stranieri.