àˆ per evitare il referendum del 28 maggio che sono stati aboliti i voucher e anche se la legge entrerà in vigore solo a partire dal 1 gennaio 2018, in questo periodo di transizione possono essere utilizzanti solo i voucher acquistati prima del 17 marzo 2017.Â
Ma come puಠessere inquadrato il contratto di lavoro occasionale? La soluzione giusta potrebbe essere quella del contratto a chiamata, già introdotto dalla legge Biagi, ma modificato con il Jobs Act.Â
In pratica si tratta di un contratto, anche a tempo determinato, con il quale il lavoratore si mette a disposizione del datore di lavoro offrendo la propria prestazione lavorativa in modo discontinuo o intermittente, in base alle esigenze richieste dai contratti collettivi per periodi predeterminati nell’arco della settimana, del mese o dell’anno.
Ma il contratto puಠessere stipulato entro determinati casi: il lavoratore puಠessere stipulato con soggetti con meno di 24 anni di età , ma solo se le prestazioni lavorative saranno svolte entro il venticinquesimo anno, e con pi๠di 55 anni.
Il contratto di lavoro intermittente puಠessere ammesso per un periodo di tempo non superiore a 400 giornate di effettivo lavoro nell’arco di tre anni solari, eccezion fatta per i settori del turismo, dei pubblici esercizi e dello spettacolo perchè in quel caso si trasforma lavoro a tempo pieno e indeterminato. Il contratto a chiamata non puಠessere utilizzato in alcuni casi, come la sostituzione di lavoratori che esercitano il diritto di sciopero o se l’azienda ha effettuato, entro i sei mesi precedenti, licenziamenti collettivi.
VOUCHER, COME USARLI NEL PERIODO TRANSITORIO
Il datore di lavoro èobbligato a informare con cadenza annuale le rappresentanze sindacali aziendali o la rappresentanza sindacale unitaria sulle modalità del ricorso al contratto di lavoro intermittente e deve comunicare il ricorso al contratto a chiamata alla direzione territoriale del lavoro competente per territorio attraverso sms o posta elettronica.
Anche la retribuzione per il contratto a chiamata deve essere un trattamento economico e normativo uguale a quello di un lavoratore di pari livello, cosଠcome devono essere trattate allo stesso modo le ferie e per i trattamenti di malattia, infortunio, congedo di maternità e parentale.
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