Il lavoratore ha diritto al riposo settimanale e alle ferie annuali retribuite e nemmeno volendo puಠrinunciarvi. Questo èscritto nell’articolo 36 della Costituzione. Tuttavia non tutti riescono a prendere le ferie che gli spettano entro i termini previsti dalla legge.Â
La domanda cui rispondere èquesta: cosa bisogna fare quando i giorni di ferie a disposizione del lavoratore non sono stati utilizzati tutti? A rispondere èil sito internet “La legge èuguale per tutti”. Rimane perಠuno dei dubbi principali: esiste un termine entro cui ‘prendere le ferie’?
Secondo quanto riportato dal sito e poi anche dall’Adnkronos, il periodo di ferie deve essere goduto secondo specifiche scadenze:
- almeno due settimane (consecutive, in caso di richiesta del lavoratore) devono essere necessariamente godute nel corso dell’anno di maturazione;
- le restanti due settimane, se nulla èdisposto dai contratti collettivi, vanno godute nei 18 mesi successivi al termine dell’anno di maturazione.
Dunque, il lavoratore puಠcumulare le ferie non godute in pi๠anni? “No – si legge ancora sul sito de ‘La legge èuguale per tutti’ – il datore di lavoro deve costringere il dipendente a prendere le ferie entro l’anno o al massimo entro i 18 mesi successivi“. In caso contrario, ovvero se il dipendente non prende le ferie nell’anno, scattano le sanzioni per l’azienda e il diritto del dipendente a ottenere l’indennità per la mancata fruizione delle ferie.
E se il dipendente non prende ferie entro l’anno? In questo caso scattano le sanzioni per l’azienda e il diritto del dipendente ad ottenere l’indennità per mancata fruizione delle ferie. Esistono poi delle eccezioni ma èdella norma generale che volevamo parlare.