Il ministero del Lavoro mette a disposizione di tutti i cittadini un riepilogo sui rapporti di lavoro che si possono stipulare nel nostro Paese. Ecco una rassegna delle forme contrattuali possibili in Italia. Iniziamo con il lavoro subordinato i cuoi contenuti sono tratti dal sito dell’INPS.Â
Il ministero del Lavoro infatti prende spunto da diversi siti internet – INPS o ClicLavoro – per spiegare quali contratti si possono sottoscrivere in Italia. Dopo il lavoro dipendente prendiamo in esame quello a tempo determinato tramite il sito ClicLavoro.
Il contratto a tempo determinato èun contratto di lavoro subordinato, nel quale esiste un tempo ben preciso di durata del contratto con una data che indica la fine del rapporto. L’apposizione del termine, a pena di nullità , deve risultare dall’atto scritto, direttamente (data, evento) o indirettamente dal contesto complessivo dell’atto medesimo.
Click lavoro esagera dicendo che comunemente si usa il contratto a tempo indeterminato ma poi passa all’analisi dei vantaggi del tempo determinato, notevolmente pi๠interessante.
Quale èil vantaggio che offre, invece, un contratto di lavoro a tempo determinato? Sicuramente, tale tipologia contrattuale risponde, in determinate circostanze, sia alle esigenze dei datori di lavoro sia a quelle dei lavoratori in maniera pi๠efficace rispetto ad un contratto a tempo indeterminato. Inserito in un contesto in cui èpossibile una partecipazione continua al mercato del lavoro e con la percezione di un reddito adeguato, il lavoratore puà²Â cosଠpianificare la propria vita.
Siccome non èpi๠obbligatorio per il datore di lavoro indicare la causa della sottoscrizione del contratto, lo si chiama contratto acausale. Non puಠavere una durata superiore a trentasei mesi ed èprorogabile, con il consenso del lavoratore e nei limiti della durata massima prevista (36 mesi), fino a un massimo di cinque volte, indipendentemente dal numero dei rinnovi.