Il ministero del Lavoro mette a disposizione di tutti i cittadini un riepilogo sui rapporti di lavoro che si possono stipulare nel nostro Paese. Ecco una rassegna delle forme contrattuali possibili in Italia. Iniziamo con il lavoro subordinato i cuoi contenuti sono tratti dal sito dell’INPS.Â
Il ministero del Lavoro infatti prende spunto da diversi siti internet – INPS o ClicLavoro – per spiegare quali contratti si possono sottoscrivere in Italia. Dopo il lavoro dipendente e quello a tempo determinato prendiamo in esame quello part time tramite il sito ClicLavoro.
Non si tratta propriamente di un’altra tipologia contrattuale, bensଠdi un particolare regime dell’orario di lavoro, che puಠconsentire al lavoratore di coniugare i tempi di vita e di lavoro. Il part-time, infatti, implica un orario di lavoro inferiore a quello ordinario (full-time), individuato in 40 ore settimanali, ovvero un minor orario rispetto a quello previsto dalla contrattazione collettiva.
Sebbene la norma non contenga pi๠una specifica definizione, la riduzione dell’orario di lavoro puಠessere:
- di tipo orizzontale, quando il dipendente lavora tutti i giorni ma meno ore rispetto all’orario normale giornaliero;
- di tipo verticale, quando il dipendente lavora a tempo pieno ma solo alcuni giorni della settimana, del mese o dell’anno;
- di tipo misto che contempla una combinazione delle due forme precedenti.
L’orario puಠperಠessere modificato tramite l’apposizione, in forma scritta nel contratto, di apposite clausole, la cui applicazione deve essere preavvisata al lavoratore:
- le clausole flessibili prevedono la possibilità di modificare la collocazione temporale della prestazione di lavoro e possono essere contenute in tutte e tre le tipologie di contratto part-time;
- le clausole elastiche prevedono la possibilità di aumentare il numero delle ore della prestazione di lavoro rispetto a quanto fissato originariamente e possono essere stipulate nei rapporti di part-time verticale o misto.