Il ministero del Lavoro mette a disposizione di tutti i cittadini un riepilogo sui rapporti di lavoro che si possono stipulare nel nostro Paese. Ecco una rassegna delle forme contrattuali possibili in Italia. Iniziamo con il lavoro subordinato i cuoi contenuti sono tratti dal sito dell’INPS.Â
Il ministero del Lavoro infatti prende spunto da diversi siti internet – INPS o ClicLavoro – per spiegare quali contratti si possono sottoscrivere in Italia. Dopo il lavoro dipendente, quello a tempo determinato, il part time, prendiamo in esame l’apprendistato sito ClicLavoro.
La formazione professionale èun elemento fondamentale per un lavoratore, perchè permette di aggiornare ed ampliare le proprie competenze. Questa puಠessere inserita all’interno di un vero e proprio contratto di lavoro, la cui causa èlo scambio tra prestazione lavorativa e retribuzione a cui si aggiunge l’obbligo formativo a carico del datore di lavoro.
In quest’ultimo caso rientra il contratto di apprendistato che si configura come la principale tipologia contrattuale per favorire l’ingresso nel mondo del lavoro dei giovani di età compresa tra i 15 e i 29 anni, a seconda della tipologia di apprendistato.
L’elemento caratterizzante dell’apprendistato èrappresentato dal fatto che il datore di lavoro, nell’esecuzione dell’obbligazione posta a suo carico, ètenuto ad erogare, come corrispettivo della presentazione di lavoro, non solo la retribuzione, ma anche la formazione necessaria all’acquisizione delle competenze professionali o alla riqualificazione di una professionalità . Queste due obbligazioni hanno pari dignità e non sono tra loro alternative o accessorie.
Esistono tre tipologie di contratti di apprendistato, diverse per finalità , soggetti destinatari e profili normativi:
- apprendistato per la qualifica e il diploma professionale, il diploma di istruzione secondaria superiore e il certificato di specializzazione tecnica superiore;
- apprendistato professionalizzante;
- apprendistato di alta formazione e di ricerca.