Il contratto, il cui testo verrà materialmente steso nelle prossime settimane, si caratterizza per il suo tratto unificante: al posto dei diversi contratti specifici previsti precedentemente, vi èora un unico grande quadro complessivo in cui èregolamentata sia la posizione di chi opera direttamente sui treni che quella di chi svolge un ruolo di contorno (servizi di pulizia, di ristorazione, di biglietteria ecc.), per un totale di oltre duecentomila persone.
Fra i punti pi๠rilevanti del nuovo accordo, si nota il superamento di tutte le perplessità sulla figura del macchinista unico: a partire dal 14 giugno prossimo, pertanto, tutti i convogli eccetto quelli notturni saranno guidato da un unico operatore, come già avviene in gran parte d’Europa. Questo non significherà , perà², una riduzione dei posti di lavoro: previste, anzi, circa novecento assunzioni entro la fine dell’anno.
I servizi di manutenzione delle ferrovie saranno maggiormente riportati all’interno del settore e pi๠raramente affidati a soggetti esterni.
Buone notizie per i lavoratori sul fronte pi๠atteso, quello degli stipendi: sessanta euro in pi๠in busta-paga riconosciuti retroattivamente a partire dal maggio scorso, oltre ad una tantum pari a milleottanta euro riconosciuta per il periodo pregresso.
Si segnala, infine, un incremento dei fondi stanziati per incentivare il prepensionamento.
Dal punto di vista delle aziende ferroviarie, i vantaggi del nuovo accordo consistono in una maggiore efficienza e competitività dei servizi offerti e in una minore conflittualità sociale.