Secondo quanto riportato da un articolo di Repubblica, ci sarebbero tantissimi studi che confermano il fallimento dello strumento del tirocinio come lasciapassare verso le assunzioni a tempo indeterminato.Â
Il tirocinio, dicono gli esperti, èdiventato soltanto un momento di passaggio verso il precariato. Lo afferma Francesco Seghezzi che si èoccupato dell’argomento per Adapt, il centro studi fondato da Marco Biagi. In pratica sono stati messi sotto la lente d’ingrandimento tutti i contratti di tirocinio per capire quanti si sono trasformati in contratti a tempo indeterminato.
Negli ultimi cinque anni la percentuale di trasformazione del tirocinio in contratto a tempo indeterminato non ha mai superato il 12 per cento. Nemmeno quando il governo ha invitato con tanti espedienti, i datori di lavoro, all’uso del tirocinio, c’èstato un vero ricorso al contratto in questione.
A questo punto c’èda chiedersi se i giovani che entrano nel meccanismo di tirocinio siano davvero cosଠpoco preparati da non “meritare” un contratto a tempo indeterminato. La risposta probabilmente non ènell’incapacità di giovani ma nel loro essere sfruttati attraverso il tirocinio che mensilmente costa soltanto 500 euro. Un contratto porterebbe la retribuzione del giovane almeno al doppio della cifra indicata con un incremento esponenziale dei costi del datore di lavoro.
Di fatto il tirocinio rappresenta un’opportunità per il datore di lavoro pi๠che per il lavoratore stesso. Il ministro del Lavoro Poletti, tuttavia, èottimista e dichiara:
“In pi๠di un milione si sono registrati fino ad oggi a Garanzia giovani: difficile definirlo un fallimento. L’apprendistato lo abbiamo semplificato e spero di poter dire che verrà stabilizzato. Quanto all’alternanza scuola-lavoro, abbiamo bisogno che diventi permanente: pensiamo ad incentivi, ma vanno trovate le risorse “.