Il decreto legge n. 101 del 2013 introduce una novità per i precari della pubblica amministrazione che hanno un contratto a tempo determinato per almeno 3 anni. Questa categoria di dipendenti pubblici avranno infatti riservati la metà dei posti di lavoro disponibili che saranno messi a concorso fino al 2016. Un ulteriore provvedimento salva precari, che cercherà di sanare questa situazione nel pubblico impiego.
Si apre quindi una nuova possibilità per i precari della pubblica amministrazione: alcuni di essi potranno infatti aspirare ad un posto fisso e quindi ad una stabilizzazione della loro posizione lavorativa. Si va verso la stabilizzazione dei precari. La novità èstata prevista per i precari del pubblico impiego nell’ambito del decreto legge n. 101 del 2013.
Il decreto promosso dal Governo italiano contiene una serie di disposizioni urgenti che vanno verso il perseguimento di obiettivi di razionalizzazione nelle pubbliche amministrazioni, ma tende una mano anche alla stabilizzazione dei dipendenti pubblici. Il decreto n. 101 del 2013 èstato recentemente approvato da parte del Senato della Repubblica Italiana con 137 voti favorevoli, 57 contrari e un astenuto. Il voto rappresenta quindi un ulteriore passo verso stabilizzazione del personale che opera nelle amministrazioni pubbliche. Adesso il provvedimento dovrà passare l’esame della Camera dei Deputati, che analizzerà il testo e quindi le coperture. I tempi sono stretti, infatti il decreto dovrà essere esaminato da parte dei deputati entro il 31 ottobre prossimo, che rappresenta l’ultimo giorno disponibile per la conversione del testo.
Il decreto legge n. 101 del 2013 ha tra i suoi articoli anche l’obiettivo del salvataggio dei precari della pubblica amministrazione. Lo strumento che èstato messo a punto permetterà di riservare fino al 2016 il 50% dei posti nei concorsi pubblici alla suddetta categoria. La norma prevede quindi che per i prossimi 3 anni la metà dei posti disponibili nei concorsi sarà riservata a dipendenti o ex dipendenti che abbiano maturato almeno 3 anni di lavoro negli ultimi cinque anni. Il numero dei posti riservati si esauriranno nel 2016, ovvero esattamente nell’anno in cui decadrà la procedura di uscita dal turnover della pubblica amministrazione.