Formazione guidata da ELIS per 10mila giovani da inserire nelle professioni della transizione digitale e green
Orientare i giovani nelle scelte di studio e di lavoro, formarli e inserirli nelle aziende: con queste tre linee di azione è iniziata oggi la fase operativa di Distretto Italia, promosso dal Consorzio ELIS.
Oltre a coinvolgere scuole e istituti tecnici superiori su tutto il territorio nazionale, all’iniziativa partecipano 34 soggetti tra imprese, agenzie del lavoro e altri enti: Autostrade per l’Italia, A2A, Adecco, Bain & Company, BNL BNP Paribas, Boston Consulting Group, Cisco, Confimprese, Enel, Engineering, Eni Corporate University, Ferrovie dello Stato Italiane, Fincantieri, FMTS Group, Fondazione Cassa Depositi e Prestiti, Generali Italia, Gi Group, Gruppo FNM, Made in Genesi, ManpowerGroup, Milano Serravalle – Milano Tangenziali, Open Economics, Open Fiber, Orienta, Poste Italiane, Randstad, SITE Spa, Skuola.net, Soft Strategy, Synergie, TIM, Trenord e Umana.
Il programma è partito dall’analisi del fabbisogno di competenze, realizzata negli ultimi mesi dal Centro Studi di Distretto Italia su 12 aziende coinvolte, e che – soltanto nei settori Telecomunicazioni, Costruzioni, Energy e Utilities, Metalmeccanica e ICT – ha registrato oltre 10mila posti di lavoro vacanti per ruoli tecnici, dei quali 4.800 nell’indotto.
Pertanto, il progetto mira sia alla formazione delle nuove competenze richieste dalla triplice transizione (digitale, energetica e green), sia per offrire a giovani tra i 16 e 30 anni l’opportunità di orientarsi nella scelta dello studio e della professione e contrastare il fenomeno dei cosiddetti NEET – cioè dei 3 milioni di giovani che in Italia non studiano e non lavorano, il dato più alto (23,1%) contro una media del 13,1% dei 27 Paesi dell’UE.
Quattro le Scuole dei Mestieri che prepareranno i primi tecnici da inserire nelle aziende, con corsi per posatori di fibra ottica, responsabili di cantiere e impiantisti elettrici – che prevedono 5 settimane di formazione – e per programmatori software, della durata di 20 settimane. Distretto Italia prevede inoltre la Scuola per la Scuola – ossia, attività di orientamento attraverso PCTO (Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento) che permetteranno ai giovani di scegliere tra le diverse proposte lavorative – e Officine Futuro, rivolte anche a docenti e genitori, come supporto nelle scelte di studio e di lavoro.
Il piano d’intervento è stato presentato oggi, nel corso dell’evento “Insieme diventiamo futuro” presso il Campus ELIS a Roma e che ha visto la partecipazione del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Marina Elvira Calderone, del Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, e degli Amministratori Delegati delle aziende aderenti.
“Promuovere il lavoro vuol dire anche promuovere condizioni di sviluppo sociale attraverso un’integrazione lavorativa che riesca a collegarsi ai valori fondamentali della nostra Costituzione”, ha dichiarato il Ministro Calderone. In Italia, “entro il 2025 dobbiamo riportare al lavoro 3 milioni di persone, formandone 800mila – essenzialmente donne e giovani – e 300mila di questi devono avere una formazione in materia di innovazione e transizione digitale“.
Secondo il Ministro Urso, “Dobbiamo fare una rivoluzione culturale, per far capire quanto sia importante il lavoro creativo e manuale. Per questo, nel provvedimento per il Made in Italy, vi sono aspetti legati alla formazione e per questo vorremmo che in ogni distretto produttivo italiano ci fosse il liceo del Made in Italy”.
“Distretto Italia è un progetto di sistema, che serve a colmare la mancanza di competenze necessarie per la crescita dell’Italia e a dare ai ragazzi la possibilità di fare le loro scelte” – ha spiegato Francesco Starace, Amministratore Delegato e Direttore generale del Gruppo Enel.
Infatti, la prima utility energetica italiana è da tempo impegnata assieme a ELIS nella formazione delle professioni legate alla transizione green, con le iniziative Energie per Crescere ed Energie per Crescere con le Rinnovabili, volte a colmare il gap che esiste tra domanda e offerta di lavoro in Italia. Senza dimenticare gli altri progetti messi in campo da Enel – come Energie per la Scuola, che ha già coinvolto più di 500 giovani, oltre 60 scuole in tutta Italia e 25 tra imprese e consorzi partner.