I contributi figurativi rappresentano dei periodi di contribuzione che vengono accreditati quando il lavoratore non ha alcun impiego. La loro caratteristica principale èquella di non avere alcun onere a carico del lavoratore. Tali contributi si applicano nei periodi di mancanza di lavoro e anche nel caso in cui il soggetto non ha percepito indennità che èsolitamente a carico dell’Inps.
Stessa cosa nel caso in cui il lavoratore non ha percepito delle retribuzioni in misura ridotta. Proprio per poter sopperire a questi momenti di vuoto contributivo, si possono utilizzare queste forme di contributo, dette appunto figurative. I contributi figurativi vengono quindi accreditati in modo da ottenere il diritto al trattamento pensionistico e vengono accreditati solo nel caso in cui l’interessato contribuente ne faccia apposita domanda.
Esistono perಠdegli specifici casi di applicazione di questa forma contributiva, infatti essi vengono versati solo in presenza di tre specifiche casistiche, che sono rappresentate dalla necessità di:
- coprire il periodo in cui si èverificato un evento che èstato completamente scoperto di contribuzione; per quel periodo infatti non devono risultare accredite settimane di attività lavorativa che sarebbero state soggette a contribuzione obbligatoria;
- integrare il periodo, in cui si èverificato l’evento particolare che non ha consentito di lavorare; inoltre in tale circostanza deve essere stata corrisposta una retribuzione ridotta che ha costretto al versamento contributivo;
- incrementare il periodo di scoperta retribuzione, nel caso in cui l’attività lavorativa sia stata svolta nel settore agricolo
I periodi validi per avere l’accredito dei contributi figurativi sono specificati dalla legge. Ad esempio uno di questi èquello rappresentato dal periodo di congedo di maternità che avviene durante il rapporto di lavoro. Tale diritto prevede l’assenza obbligatoria per maternità dal lavoro e sarà quindi possibile ottenere l’accredito dei contributi figurativi per un periodo definito, in particolare il mese precedente la data presunta del parto e i 4 mesi successivi al parto.
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