In sostanza, la retribuzione corrispondente èdonata alla Onlus mediante il datore di lavoro.
La liberalità èassimilata a una normale operazione di beneficenza, e dunque consente la detrazione dall’IRPEF per il 19%, entro il limite di 2.065,83 euro. E tuttavia, per tale detrazione èrichiesta una complessa procedura delineata dalla recente risoluzione, che consente di individuare con precisione l’entità delle somme devolute e i nominativi dei lavoratori partecipanti.
Innanzitutto, occorre che l’intera somma riferita a tutti i lavoratori aderenti sia devoluta dal datore di lavoro tramite bonifico bancario la cui causale dovrà descrivere il tipo di donazione effettuata, il numero complessivo degli aderenti e il mese di riferimento. Il datore dovrà poi redigere degli elenchi dettagliati di tutti i lavoratori aderenti e delle relative somme donate, distinguendo mese per mese.
Questi elenchi dovranno essere inviati in copia alla Onlus, i cui responsabili li restituiranno successivamente al datore corredati di un’apposita ricevuta in cui attestano che quanto dettagliato dall’impresa datore corrisponde al vero.
In ogni busta-paga occorrerà indicare in un campo apposito le quote di retribuzione maturate a favore del lavoratore e non pagate perchè devolute alla Onlus.
Infine, ogni anno si rilascerà al lavoratore un’attestazione indicante le ritenute effettuate a titolo di donazione, corredata da una copia della ricevuta inviata dalla Onlus.