Ci sono delle novità riguardo due temi che sono appannaggio delle aziende e dei loro lavoratori. Si tratta della fatturazione elettronica dei servizi prestati alle Pubbliche Amministrazioni e dei rendimenti minimi dei dipendenti che sono stati ridefiniti dall’INPS in una recente circolare. Ecco come sono cambiate le cose.Â
Il 6 giugno 2014 èntrato in vigore l’obbligo di emissione della fatturazione elettronica nei confronti di alcuni enti della Pubblica Amministrazione come Ministeri, Agenzie Fiscali, Enti Nazionali di Previdenza e Assistenza. A partire dal 31 marzo 2015 questo obbligo sarà perಠesteso anche a tutte le Pubbliche Amministrazioni che non potranno e non dovranno pi๠accettare le fatture cartacee.
La legge di Stabilità ha poi introdotto il cosiddetto meccanismo dello split payment che va ad incidere nella fatturazione elettronica. Sulle fatture infatti non va pi๠esposta l’IVA ma soltanto la dicitura “operazione art.17 c.6 DPR 633/72”. Sarà poi la PA ad avere l’obbligo di versamento dell’IVA relativa alle cessioni di beni e prestazioni di servizi effettuate nei suoi confronti. La PA deve anche integrare la fattura prima del versamento.
Rispetto alle retribuzioni dei lavoratori dipendenti nel 2015, in una circolare INPS,  la numero 11 del 2015, si spiega che il minimale giornaliero èdi 47,68 euro e mensile di 501,89 euro. àˆ su queste cifre che si stabilite il calcolo dei contributi. L’INPS ha comunicato contestualmente anche l’aggiornamento degli altri valori per il calcolo delle contribuzioni dovute in materia di previdenze e assistenza sociale dei lavoratori dipendenti.
Per regolarizzare la propria posizione senza pagare cifre aggiuntive, le aziende hanno tempo fino al 16 aprile 2015.