I dati che arrivano dall’America rispetto alle startup non depongono a favore delle nuove imprese. Oltre all’idea serve la sostenibilità sul lungo periodo. àˆ un po’ questo anche il discorso di Poletti al Maker Faire di Roma dove dice:  “Benvenuta l’innovazione che crea lavoro con la forza delle idee”.
Il comunicato del ministero del Lavoro
Il rappresentante del governo in visita alla fiera degli artigiani digitali svoltasi all’Università La Sapienza
“Il lavoro non si deve solo cercare, si puಠanche costruire”. Giuliano Poletti, ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, sintetizza cosଠlo spirito della terza “Maker Faire Rome the European edition” svoltasi a Roma presso la città universitaria La Sapienza.
“Assisto a un fermento meraviglioso di persone – ha proseguito il Ministro Poletti in visita al Maker Faire di Roma – che, grazie alla loro creatività e capacità , reagiscono alla crisi creando dal nulla nuove opportunità occupazionali. Gli artigiani digitali possono ben interpretare le nostre tradizionali attitudini di creatività e gusto per il bello, qualità sempre pi๠fondamentali per vincere nella competizione a livello globale. Quello che trovo molto interessante èche si èpassati dall’innovazione dei prodotti, come nella produzione di stampanti 3d, all’innovazione di quello che ci si puಠfare. E’ quello che stanno facendo questi giovani: stanno collaborando usando la rete e le nuove tecnologie per fare innovazione. Il nostro Paese ce la fa se riesce ad liberare usare questi potenziali. E’ per questo – conclude il Ministro – che èimportante premiare chi ci prova: chi ha idee deve trovare il nostro sostegno “.
Per il terzo anno consecutivo Roma ha ospitato uno dei pi๠grandi e importanti raduni dedicati all’innovazione in Europa: Maker Faire. Manifestazione nata per soddisfare un pubblico di curiosi di tutte le età che vuole conoscere da vicino e sperimentare le invenzioni create dai cosiddetti makers, gli artigiani digitali. Idee e progetti in campo scientifico e tecnologico (dalle stampanti 3D ai wearables, passando per droni, robot e il digital manufacturing) che nascono dalla voglia di risolvere piccoli e grandi problemi della vita di tutti i giorni. A vivacizzare l’edizione 2015, visitata anche quest’anno da un pubblico record, oltre 600 espositori maker insieme a pmi innovative, scuole e Fab Labs.
Nell’ambito della manifestazione presentato anche il 1° Rapporto sull’impatto delle tecnologie digitali nel sistema manifatturiero italiano – Make in Italy’, pubblicazione realizzata dalla Fondazione Make in Italy cdb con Italia Lavoro, Hewlett Packard e BNL Gruppo Bnp Paribas, Fondazione Nord Est e Prometeia.
“Si tratta di una prima dettagliata analisi sul mondo delle nuove tecnologie e su come esse possano innestarsi nelle aziende italiane, con particolare riguardo a quelle del Made in Italy, che rappresentano certamente l’ossatura del nostro sistema produttivo – scrive nella sua prefazione al libro Paolo Reboani, presidente di Italia Lavoro – E’ una ricerca di grande rilevanza per chi, come Italia Lavoro ha focalizzato in questo ultimo anno le sue attenzioni e le sue azioni sugli artigiani digitali, pi๠conosciuti come makers, e su come fare evolvere e sviluppare le loro attività “.