Se un tempo il lavoratore poteva trovare lavoro in ambito privato quasi esclusivamente attraverso il sistema pubblico mediante gli uffici di collocamento, oggi la regola èdata dal libero incontro sul mercato da parte della domanda e dell’offerta di lavoro.
La Pubblica Amministrazione, dunque, non interviene pi๠direttamente sul collocamento (ad eccezione delle assunzioni obbligatorie previste per i portatori di handicap) e preferisce sorvegliare dall’alto il sistema, fissando le regole che i soggetti privati devono rispettare per poter operare.
Fra le tante innovazioni che rientrano in questa nuova ottica, si ha l’istituzione da alcuni anni della Borsa Continua Nazionale del Lavoro. Si tratta di un sito web (rintracciabile all’indirizzo www.borsalavoro.it) cui affluiscono tutte le possibili informazioni in chiave nazionale che provengono dai soggetti operanti nel mondo del lavoro:
agenzie per il lavoro e interinali, enti pubblici locali, università e ogni altro soggetto che opera selezioni di personale ètenuto a pubblicare ogni inserzione su questo sito, mentre ogni altro soggetto privato (sia dal lato dell’offerta che da quello della domanda) puಠliberamente accedere, compiere ricerche, pubblicare i propri annunci e curriculum vitae.
In questo modo, l’incontro fra domanda e offerta dovrebbe venire facilitato, grazie alla presenza di un’unica banca dati pubblica a livello nazionale cui affluiscono tutte queste informazioni. Uno strumento potenzialmente ottimo per le imprese per individuare soggetti con buone personalità da assumere, cosଠcome per i disoccupati dovrebbe essere facilitata la ricerca di un impiego.
Tuttavia, finora la Borsa del Lavoro non èmai decollata: probabilmente èancora troppo poco nota perchè le sue potenzialità siano sfruttate a dovere.