► LAVORATORI PRECOCI ED ESODATI RIFORMA DELLE PENSIONI
La realtà , perà², sarebbe ben diversa e vedrebbe l’intera categoria dei consulenti del lavoro bocciare compatta l’intera riforma del mercato del lavoro grazie ad un’approfondita indagine che la Fondazione Studi del Consiglio Nazionale dei Consulenti del Lavoro avrebbe condotto, ad un mese esatto dalla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale della riforma Fornero, intervistando la maggior parte dei consulenti del lavoro italiani.
► CONTI CORRENTI SENZA SPESE PER PENSIONATI
Questi ultimi, interrogati sugli effetti della riforma Fornero, avrebbero dichiarato che gli effetti benefici promossi dal Ministero del Lavoro e dal Consiglio dei Ministri non solo stenterebbero ancora a manifestarsi bensଠanche, e soprattutto, che potrebbero addirittura non manifestarsi affatto.
► RIFORMA DEL WELFARE DEL GOVERNO MONTI
Il 90% dei consulenti del lavoro italiani, infatti, avrebbe dichiarato che la riforma del lavoro sarebbe cosଠrigida e, per certi versi, cosଠcostosa dal punto di vista del datore di lavoro e dell’imprenditore, da aver sino ad oggi letteralmente impedito la nascita di nuovi posti di lavoro.
Addirittura, stando a quanto dichiarato, sulla base delle proprie stime e delle proprie esperienze personali, dal 93% dei consulenti del lavoro italiani, la riforma Fornero avrebbe impedito, nel periodo di tempo compreso tra mercoledଠ18 luglio 2012 e sabato 18 agosto 2012, l’avvio di almeno 50 nuovi contratti a progetto.
Per non parlare, poi, dei contratti di lavoro intermittente (solamente il 3% dei consulenti del lavoro italiani si sarebbe detto certo che, al termine del periodo transitorio, il preesistente contratto sarebbe stato successivamente trasformato in un rapporto di lavoro a tempo indeterminato) e della tanto decantata flessibilità in uscita, la quale avrà un qualche tipo di valore, se correttamente applicata dalle pi๠grandi industrie del Paese, solamente per il 23% dei consulenti del lavoro italiani.