In questi giorni la discussione all’interno delle forze politiche e nel governo si èconcentrata in particolare sui temi del lavoro, in vista dell’approvazione della legge delega da cui dovrebbe partire la riforma dell’occupazione in Italia. E uno degli argomenti pi๠caldi degli ultimi giorni èstato quello dell’articolo 18 dello Statuto dei Lavoratori, un tema che non smette mai di suscitare attenzioni e polemiche.Â
La Cgia di Mestre ha cosଠcalcolato quanti sono i lavoratori italiani effettivamente interessati da questo articolo. L’articolo 18, infatti, trova la sua applicazione nelle aziende che hanno pi๠di 15 addetti. In Italia, quindi, ad essere interessate dalle conseguenze dell’articolo 18 sono il 2,4 per cento delle imprese presenti sul territorio e il 57, 6 per cento dei lavoratori totali.
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A conti fatti, quindi la platea di lavoratori italiani direttamente interessata dalla conseguenze dell’articolo 18, nel bene e nel male , ècostituita da 105.500 imprese che hanno pi๠di 15 addetti e quasi 6.507.000 lavoratori alle dipendenze di aziende con pi๠di 15 dipendenti. Le cifre non sono quindi di poco conto e la discussione di una sua rilevanza.
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I dati risultano ancora pi๠importanti se si pensa che da questo calcolo realizzato dalla Cgia di Mestre sono state escluse alcune categorie di lavoratori pur soggetti a contratti a tempo indeterminato, ma non del settore privato, come i lavoratori autonomi, quelli del pubblico impiego, i dipendenti dell’agricoltura e tutti quelli con un contratto a tempo determinato, non tutelato dall’articolo.