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Lavoratori immigrati guadagnano meno degli italiani

Da un rapporto che verrà  pubblicato a novembre dall’Osservatorio sull’immigrazione dell’IRES CGIL èmerso che un lavoratore immigrato guadagna in media 328 euro in meno di un italiano, pari a un differenziale del 23%.

Dallo stesso rapporto èmerso anche che, complice la crisi economica, il peso della componente immigrata sul totale dei lavoratori in cassa integrazione ènotevolmente aumentata, cosଠcome pure sono aumentate anche tutte le forme di precarizzazione del lavoro e le forme di discriminazione tra lavoratori immigrati e non.


Lo studio, in particolare, ha preso in considerazione i dati degli ultimi cinque anni, nonchè lo sviluppo del lavoro degli immigrati nel corso del 2012 e, come sottolineato da Vera Lamonica, segretario confederale Cgil, e Fulvio Fammoni, presidente della Fondazione Di Vittorio, dimostra in modo inequivocabile come la continua crescita del numero di lavoratori immigrati èaccompagnata da un continuo peggioramento delle condizioni di lavoro, che si vanno ad aggiungere alle condizioni di svantaggio già  esistenti. Tale peggioramento consiste principalmente in un incremento del tasso di disoccupazione e in un aumento del ricorso alla cassa integrazione.

In Italia i lavoratori immigrati rappresentano attualmente il 10% circa del totale della forza lavoro e si concentrano soprattutto in alcuni settori, ovvero: servizi collettivi e alla persona (37%), costruzioni (19,2%), agricoltura (13%), turismo (15,8%) e trasporto (11,7%). Dal rapporto èmerso che oltre un terzo dei lavoratori svolge una professione non qualificata, circa il 60% lavora in una microimpresa e il 64% accede al lavoro attraverso la rete informale dei parenti e degli amici. Inoltre, nell’87% dei casi i lavoratori immigrati sono dipendenti, mentre nell’11,8% dei casi sono lavoratori autonomi.