Ferie e permessi sono fra i diritti dei lavoratori dipendenti assunti a tempo determinato o indeterminato, ma mentre èpraticamente obbligatorio usufruire delle ferie, èpossibile vedersi monetizzati i permessi. Come fare?
Il lavoratore infatti ha la possibilità di vedersi monetizzati tutti i permessi non goduti dato che èil lavoratore stesso che puಠdecidere di non usufruirne nell’anno di maturazione e preferire la loro retribuzione.
Si parla in questo caso di ROL, riduzione degli orari di lavoro, una riduzione che viene determinata su base annua e in base alle mansioni che il lavoratore va a svolgere.
Di fatto spetta al contratto nazionale stabilire nel dettaglio quanti giorni di questi permessi vengono riconosciuti durante l’anno, e l’arco di tempo entro il quale il lavoratore deve usufruirne ed èsempre la tipologia di contratto a stabilire il periodo entro il quale i permessi non devono essere goduti con l’ammontare totale che verrà indicato in indicato busta paga che dovrà essere corrisposto al dipendente.
Lo stesso discorso di monetizzazione, spetta anche alle ex festività , tutti quei giorni che fanno riferimento alle festività soppresse, vale a dire San Giuseppe, Ascensione, SS. Pietro e Paolo, Corpus Domini e Unità Nazionale, nel corso dei quali il lavoratore puಠvedersi riconosciuto un permesso retribuito di cui usufruire in caso di necessità , ma solo ed esclusivamente nel caso in cui le ex festività cadano in un giorno lavorativo.
Anche in questo caso non esiste alcun obbligo da parte del dipendente che potrà liberamente decidere se rinunciare a questi permessi e farseli retribuire una volta terminato l’anno di maturazione che resta il termine entro il quale dovranno essere effettivamente monetizzati come previsto dal relativo contratto.
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