Sono passati ormai diversi anni da quando l’Italia, come molti altri paesi d’Europa, èntrata ufficialmente in recessione a causa del dilagare delle crisi economica, e questo fenomeno non ha tardato ad influire pesantemente anche sul mercato del lavoro. Il mercato delle professioni lavorative, quindi, èvenuto piano piano a cambiare e mentre alcuni settori hanno continuato a godere di una certa stabilità , altri hanno subito in pieno le deflazioni della crisi.
Secondo una recente statistica la professione lavorativa che in Italia ha subito pi๠pesantemente i rovesci della crisi economica èstata quella del ragioniere. A partire dal 2008 ad oggi, infatti, nel giro di circa sei anni, gli occupati del settore contabile sono diminuiti di oltre 441 mila unità , pari a circa il 40 per cento del settore.
Ad avere la peggio sono poi stati anche imprenditori e amministratori delle piccole e medie imprese italiane, i quali hanno subito la recessione che ha investito questa parte del settore produttivo italiano. Al fallimento delle imprese si èaccompagnato, cioà¨, anche il decremento del numero delle figure professioni attive nell’ambito. Costoro in circa sei anni sono infatti diminuiti di circa 225 mila unità , pari al 38 per cento del settore.
Ma non èfinita qui. Tra le professioni lavorative pi๠colpite dalla crisi economica ci sono anche moltissime figure del settore dell’edilizia, uno dei pi๠colpiti dalla recessione in Italia. Hanno cosଠperso il lavoro muratori, carpentieri e ponteggiatori, per un totale di 177 mila unità , pari al 24 per cento.
Negativa infine anche la situazione di operai specializzati del settore legno, del tessile e dell’abbigliamento, insieme alla categoria degli insegnanti, alle forze di polizia e ai vigili del fuoco.Â