La normativa in questione prevede anche dei limiti reddituali del datore di lavoro, al di sotto dei quali non èpossibile usufruire dell’opportunità di regolarizzazione offerta dal decreto sopra citato.
Pi๠nel dettaglio, qualora si tratti di un lavoratore domestico di sostegno al bisogno familiare, il reddito del datore di lavoro deve essere:
– non inferiore a 20.000 euro annui in caso di nucleo familiare composto da un solo soggetto percettore di reddito;
– non inferiore a 27.000 euro annui in caso di nucleo familiare inteso come famiglia anagrafica composta da pi๠soggetti conviventi. In tal caso il coniuge ed i parenti entro il 2° grado possono concorrere alla determinazione del reddito anche se non conviventi.
Non èinvece prevista alcuna limitazione in termini di reddito nel caso in cui il datore di lavoro sia affetto da patologie o handicap che ne limitano l’autosufficienza e che effettua la dichiarazione di emersione per un lavoratore straniero addetto alla sua assistenza.
Nel caso di presentazione della dichiarazione di emersione da parte di un datore di lavoro non domestico, sia esso persona fisica, ente o società , il reddito non puಠessere inferiore a 30.000 euro annui.