In virt๠di quanto stabilito dal suddetto decreto, infatti, la competenza per le pratiche relative alle richieste di astensione anticipata dal lavoro per gravidanza a rischio viene spostata dalla Direzione provinciale del Lavoro all’Asl del Comune di residenza della lavoratrice.
Per poter ottenere la necessaria certificazione di interdizione al lavoro, dunque, le lavoratrici in gravidanza dovranno recarsi presso l’Asl e presentare all’apposito sportello il certificato da cui risulti l’esistenza di rischi per la salute della madre e del feto e l’impossibilità di proseguire lo svolgimento dell’attività lavorativa fino all’inizio del periodo di astensione obbligatoria.
► LAVORI VIETATI IN GRAVIDANZA
A tal fine ènecessario che il certificato venga rilasciato da un ginecologo appartenente al Servizio Sanitario Pubblico, qualora sia stato rilasciato da un ginecologo privato l’Asl chiederà alla lavoratrice in gravidanza di sottoporsi ad un’ulteriore visita di controllo presso la struttura pubblica.
L’Azienda sanitaria locale, una volta ricevuta la richiesta, provvederà ad esaminare tutta la documentazione e, sempre che la ritenga idonea, a rilasciare apposita autorizzazione che certifichi l’interdizione al lavoro.