L’obiettivo della riforma èquello di uniformare la prova per l’accesso alla scuola di specializzazione, che sarà quindi sempre basata su quesiti a risposta multipla estrapolati da un archivio nazionale, anzichè a discrezione del singolo ateneo dove si sostiene la prova come accade ancora fino ad oggi.
Nel dettaglio, tale prova sarà composta da una prima parte riguardante argomenti caratterizzanti il corso di laurea in medicina e da una seconda parte su argomenti specifici e differenti a seconda della tipologia di scuola. A coloro che avranno ottenuto il punteggio pi๠alto in ordine di graduatoria nazionale, calcolato tenendo conto oltre che del risultato della prova anche del voto di laurea, sarà concessa la possibilità di scegliere in quale scuola iscriversi.
Le novità riguardanti l’accesso alle scuole di specializzazione, come spiegato nei giorni scorsi dall’associazione giovani medici (Sigm), scatteranno a partire dalla prima sessione di esame del 2014, mentre restano invariate le modalità di accesso per l’anno 2012/2013.
A seguito dell’entrata in vigore di tale riforma, dunque, verrà eliminata ogni disparità di trattamento tra gli aspiranti medici per l’accesso alle scuole di specializzazione e che fino ad oggi hanno affrontato prove diverse, e quindi anche con un livello di difficoltà differente, a seconda dell’ateneo prescelto.