La crisi occupazionale che sta colpendo l’Italia sembra trovare uno spiraglio temporaneo per l’estate, nonostante le pessimistiche stime dei sindacati, CGIL in primis, che annunciano che si raggiungerà il livello occupazionale pre-crisi nel 2076. L’arrivo della bella stagione richiederà un aumento del personale in molte strutture, soprattutto quelle alberghiere, quelle della ristorazione e quelle dei servizi.
Lo stima il sistema Excelsior di Unioncamere e ministero del Lavoro, che ha reso note le stime a fine maggio. I due enti hanno stimato che tra aprile e giugno sono state e saranno assunte circa 61 mila persone. Si tratterà soprattutto di lavori stagionali, ma pare che ci siano delle possibilità affinchè alcuni di questi rapporti lavorativi continuino anche nei prossimi trimestri. Gli impieghi pi๠ricercati saranno quelli di cuoco, cameriere, addetto alle pulizie e altre mansioni inerenti il settore del turismo e dei servizi. Le previsioni stimano che circa l”83% di questi impieghi nascerà per contratti stagionali.
Saranno necessari circa 18 mila persone nel settore delle pulizie e dei servizi alla persona. Infatti oltre alle tipiche mansioni interne alle strutture ricettive, verrà incrementata la manodopera anche nei musei, nelle aree di servizio e nei centri commerciali. Gli addetti alla pulizia raggiungeranno circa il 9,3% del totale della manodopera necessaria e saranno assunti per il 55% in maniera stagionale. Gli addetti all’accoglienza, all’informazione e all’assistenza alla clientela richiesti saranno circa 9500, a cui dovranno aggiungersi circa 9450 unità dedicate alla cura dei negozi. Necessari in questo settore quindi commessi e altro personale sia nel settore al dettaglio, sia negli ingrossi. In questo settore si procederà ad assunzione per mezzo di contratto stagionale nella misura del 30%
Nella maggioranza dei casi si attingerà alle assunzioni da particolari settori, in primis dagli under 30. Molte saranno quindi le opportunità per i giovani, anche in vista dei provvedimenti previsti dal governo entro giugno, che dovrebbero favorire l’assunzione di molti giovani. Solo di pochi giorni fa sono le notizie in questo senso e sono arrivate anche le proposte dei consulenti del lavoro per l’occupazione. Si stima che circa il 30% delle assunzioni stagionali proverrà proprio dal settore degli under 30, che rappresenta quindi un aumento del 2% rispetto al primo trimestre dello scorso anno. Non sono comunque dati positivi se confrontati con lo stesso trimestre del 2012 e anche con il secondo trimestre 2013. Nel primo caso le entrate giovanili si attestarono al 31.7%, mentre nel secondo caso al 30,2%.