I permessi retribuiti sono disciplinati dal contratto collettivo a cui fa riferimento ciascun contratto di lavoro, tuttavia la maggior parte di questi prevede che il lavoratore possa chiedere al proprio datore di lavoro di usufruire dei permessi retribuiti al verificarsi di determinate eventi, in particolare:
– Lutto: al lavoratore vengono riconosciuti tre giorni di permesso entro i sette giorni successivi alla morte del coniuge, di un parente entro il secondo grado o di affini di primo grado o di un soggetto componente la famiglia anagrafica del dipendente.
– Concorsi ed esami: al lavoratore èriconosciuta la possibilità di chiedere otto giorni all’anno di permessi retribuiti per partecipare a concorsi o esami. (Leggi anche “Permessi studio“)
– Matrimonio: il lavoratore ha diritto a 15 giorni consecutivi di permessi retribuiti.
– Nascita figli: in caso di nascita di un figlio al papà sono riconosciuti 3 giorni di permesso.
– Gravi motivi personali o familiari: si tratta di un permesso retribuito della durata di tre giorni, eventualmente convertibili in 18 ore settimanali. In questo caso perಠsarà direttamente l’Ufficio del Personale dell’azienda a valutare e a decidere se la motivazione addotta dal lavoratore rientri o meno tra i “gravi motivi personaliâ€.
– Documentata grave infermità : in caso di sopravvenuta infermità del coniuge, di un parente entro il secondo grado o di un soggetto componente la famiglia anagrafica del dipendente, questi puಠchiedere di usufruire di un permesso della durata di tre giorni all’anno da godere entro 7 giorni dall’insorgenza della grave patologia.